Spunti di analisi e di riflessione sui principali contenuti, sociali e politici, della rielezione di Donald Trump.
Molte le ragioni e le “connotazioni sociali” della vittoria presidenziale di Donald Trump negli Stati Uniti: ragioni che si possono (si devono) discutere e problematizzare; che non possono tradursi in giustificazioni e compiacimenti; che non modificano il profilo del presidente eletto, un profilo reazionario, con una proposta politica che prospetta soluzioni al disagio e alla sofferenza di ampia parte della popolazione statunitense ma concretizza provvedimenti a vantaggio dei ceti abbienti, di precisi segmenti dell’élite economica nordamericana; che si ammanta di una convincente retorica “antisistema”, pur essendo, come nella migliore tradizione populista, parte integrante di (una specifica componente) di quel medesimo “sistema”. Non è la logica “sistema-antisistema”, dunque, a spiegare il risultato elettorale e il successo politico di Trump; molto meglio possono farlo l’analisi delle contraddizioni e delle polarizzazioni sociali e delle condizioni e degli effetti delle profonde e pesanti diseguaglianze sociali che attraversano in maniera lacerante gli Stati Uniti.