In molti avevano creduto che dopo i fatti di Capitol Hill il trumpismo come fenomeno politico sarebbe stato archiviato, presentandosi al limite nelle forme di un estremismo suprematista tanto più radicale quanto residuale
DA INTERNAZIONALE, 26.01.2024
Invece negli anni di governo di Joe Biden, nonostante i molti guai giudiziari, Trump ha consolidato nuovamente la propria base di consenso e a oggi ha già in tasca la nomitation come candidato presidenziale repubblicano. Abbiamo analizzato il trumpismo da più punti di vista, ma sempre con una certezza: non si trattava di un fenomeno né transitorio, né tanto meno contingente.
Può apparire paradossale, ma il trumpismo è addirittura per certi versi un movimento ancora in fase di espansione: molti sono gli intellettuali e i personaggi pubblici della sinistra radicale statunitense che in questi anni sono stati attirati dal buco nero, che si sono arruolati nella cosiddetta “destra dissidente”, spesso non solo per un tornaconto economico e personale, ma come ci spiega “In These Times” per quella che appare come una vera e propria crisi ideologica. Molti sono stati sedotti dalla narrativa working class del trumpismo, ancora presente, altri si sono progressivamente avvicinati a figure della destra radicale a partire dalla critica alla sinistra liberale.+