Nel film una sequenza, considerata troppo evocativa, di una sparatoria all'interno di un cinema
MILANO - Rimandato all’anno prossimo: questo il generico annuncio che riguarda lo slittamento della pellicola «Gangster Squad». Il thriller della Warner Bros, ambientato a Los Angeles negli anni '40 e '50, protagonisti Sean Penn, Ryan Gosling, Emma Stone, Josh Brolin e Nick Nolte, presenta una scena-chiave di sparatoria nel cinema. Alcuni gangster irrompono nella sala cinematografica del famoso Grauman’s Chinese Theater e aprono il fuoco sulla folla di spettatori da dietro lo schermo gigante. Una sequenza decisamente troppo delicata (ed evocativa) dopo lo shock della strage di venerdì scorso in Colorado, quando il ventiquattrenne James Holmes ha ucciso 12 persone e ferito altre 58 durante la proiezione della prima di «Batman, il Cavaliere Oscuro – il Ritorno», un’altra produzione Warner Bros. Subito dopo l‘incidente, la casa di produzione cinematografica californiana aveva ritirato i trailer di Gangster Squad, che comparivano in alcune sale accanto ai cartelloni pubblicitari di Batman e ritraevano proprio quella scena.
TEMPO PER CAMBIARE? - L’ uscita della pellicola, prevista per il 7 settembre prossimo, è ora rinviata all’11 gennaio 2013. Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma è molto probabile che i tre mesi di attesa, oltre a distanziare la memoria del pubblico americano dagli eventi di Aurora, permetteranno al regista Ruben Fleischer di rimettere mano sulle sequenze della sparatoria. La Warner Bros – che nei giorni scorsi ha stanziato dei fondi per le famiglie delle vittime della strage – potrebbe addirittura decidere di tagliare l’intera sequenza di “Gangster Squad”. Dopo l’ennesimo episodio dove la violenza sul grande e piccolo schermo si lega drammaticamente a quella reale nella vita dei cittadini, è forse tempo per cambiare, e non solo le scene di un film: il presidente americano Barack Obama si è espresso nei giorni scorsi sulla vendita libera di armi negli Stati Uniti – un argomento “tabù” nel Paese – aprendo alla possibilità di una revisione della legge.
FICTION E REALTA’ - Non è la prima volta che un film viene rimandato o modificato a causa di una trama troppo compromessa da accadimenti reali tragici legati al filo della sua sceneggiatura. A partire dallo Spiderman con Tobey Maguire del 2002, il cui materiale promozionale raffigurava l’uomo ragno su una torre del World Trade Center, che tratteneva un elicottero con la sua tela: dopo l’11 Settembre tutto fu cambiato e le torri gemelle scomparvero dalla pellicola in post-produzione. L’uscita di «Arlington Road – L’Inganno», film ispirato alla strage di Oklahoma City, fu rimandata nel 1999 a causa di un’altra strage, quella di Columbine. E così fu per «Gone Baby Gone», diretto da Ben Affleck: la storia della protagonista, una bimba di quattro anni rapita dalla sua camera, risultò drammaticamente simile a quella della piccola inglese Madeleine McCann, scomparsa misteriosamente nel 2007 dalla casa di villeggiatura in cui era con i suoi genitori in Algarve, Portogallo. L’uscita della pellicola in Gran Bretagna slittò di un anno.
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