a pietà verso i bambini
Kenneth Rhoden non si fidava del prossimo. Per questo aveva piazzato attorno alla proprietà delle videocamere che dovevano affiancare la sorveglianza del suo pit bull. Non sono servite, perché qualcuno le ha messe fuori uso, si è introdotto nel camper e ha liquidato Kenneth. Poi se ne è andato lasciando sul cadavere banconote di piccolo taglio. Quasi mille dollari, dicono. Forse meno. Oppure nulla. Adesso conta poco. Kenneth Rhoden non è stato l’unico la notte tra il 21 e il 22 aprile del 2016. Lui è stata la vittima numero 8, l’ultima. Prima hanno fatto fuori altre sette persone, tutte imparentate e sparpagliate in case stile prefabbricato, a quindici minuti distanza, a Peebles, un paesetto a 40 chilometri da Cincinnati, Ohio (nella foto sopra, l’area dove è avvenuta la strage della famiglia Rhoden).