venerdì 10 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E L'ANSIA DA PRESTAZIONE DA SUPER-POTENZA. REDAZIONE, Coronavirus nel mondo: gli Usa superano la Spagna: più di 16 mila morti. A New York si registrano più casi che in qualsiasi altro Paese, REPUBBLICA.IT, 10 aprile 2020

Sono un milione e 600 mila le persone contagiate nel mondo da coronavirus secondo gli utimi dati elaborati dalla John Hopkins University. Il bilancio delle vittime negli Stati Uniti ha superato quota 16 mila. I morti per coronavirus sono ora 16.129, più della Spagna, i casi di contagio 454.304. Solo l'Italia ha un bilancio di vittime più pesante. Nelle ultime 24 ore le vittime negli Usa sono stati 1.783. E sull'emergenza è intervenuto l'ex presidente Barack Obama: "Bisogna dire la verità. L'errore più grande che si può fare in questo momento è disinformare". L'ex capo della Casa Bianca, rivolgendosi in video collegamento con alcuni sindaci, ha affermato che è più che mai necessario "dire chiaramente alla gente a cosa si va incontro" e "seguire il più possibile i consigli degli esperti".




Ed è lo Stato di New York che conta adesso un maggior numero di casi di coronavirus rispetto a qualsiasi Paese del mondo eccetto gli Usa: è quanto emerge dal bilancio aggiornato della Johns Hopkins University. Il bollettino dell'università americana segna un totale di 161.807 casi nello Stato di New York (di cui ben 87.028 a New York City), con un aumento di oltre 10.000 casi nelle ultime 24 ore. Il solo Stato di NY, che ha circa 19,5 milioni di abitanti (2018), supera quindi anche la Spagna, che registra 153.222 contagi ed occupa il secondo posto dopo gli Usa (466.299) nella classifica dei Paesi con il maggior numero di casi di Covid-19.


Malgrado i numeri impietosi della pandemia negli Stati Uniti, il presidente Usa Donald Trump si dice ancora fiduzioso: "Se tutto va come speriamo riapriremo il Paese molto, molto, molto presto, lo spero", ha detto Trump nel quotidiano briefing della Casa Bianca sul coronavirus, spiegando che si sta studiando come far ripartire il prima possibile parti dell'economia americana. Gli Usa hanno raggiunto il picco nei contagi di coronavirus che in alcuni casi sono in calo, ha poi detto il presidente americano spiegando di valutare se far ripartire alcune parti della nazione prima di altre.
 

Usa a Onu: trasparenza e condivisione tempestiva dati

"Gli Stati Uniti ribadiscono la necessità di una completa trasparenza e la condivisione tempestiva di dati e informazioni sulla salute pubblica all'interno della comunità internazionale". Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Kelly Craft, durante la riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza sul Covid-19. "Il modo più efficace per contenere questa pandemia è attraverso un'accurata raccolta di dati basata sulla scienza e l'analisi delle origini, delle caratteristiche e della diffusione del virus", ha precisato. "Gli Usa stanno guidando la risposta umanitaria e sanitaria mondiale, lavorando con organizzazioni governative e internazionali, Ong e settore privato per mitigare la diffusione e l'impatto del virus - ha aggiunto Craft -. Abbiamo messo a disposizione 500 milioni di dollari di aiuti sanitari e umanitari per 64 paesi e in futuro impiegheremo altri 2 miliardi di assistenza estera per salvare vite umane".
 

Cina, altri 42 nuovi casi: 1 morto

In Cina ci sono stati 42 nuovi casi di coronavirus di cui 38 importati da viaggiatori arrivati dall'estero. Lo hanno reso noto le autorità di Pechino segnalando altri 47 positivi nella nazione ma asintomatici. Un solo decesso. Il totale dei contagi sale così a 81.907 mentre il bilancio dei morti è di 3.336.


Primo caso in Sud Sudan

Il Sud Sudan è stato l'ultimo Paese africano a confermare un caso di coronavirus, ne restano solo tre nel continente - Lesotho, Comore e Sao Tome e Principe - che non ne hanno ancora denunciati. Il problema è che il Sud Sudan esce da una guerra civili che ha devastasto le già malconce strutture sanitarie e che la carestia, aggravata dall'invasione di locuste continua a falciare vite.

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