domenica 12 gennaio 2014

IL LAVORO A WALL STREET. REDAZIONE, Rivoluzione a Wall Street: “Basta lavorare nei weekend”, LA STAMPA, 11 gennaio 2014

Svolta a Wall Street: basta lavorare il fine settimana. Un vero e proprio choc - come lo chiama il New York Times - considerando che da sempre i tanti giovani che aspirano a lavorare per le big della City sanno che non esistono né sabati né domeniche. Si lavora sempre, nei weekend e anche la notte se serve. Con la prospettiva di fare carriera: e allora sì di godersi anche un po’ di riposo in più, oltre a fare più soldi.




Ma ultimamente fioriscono le iniziative delle grandi banche perché i propri dipendenti, anche i più “rampanti”, si riposino di più. Si fa avanti la convinzione, infatti, che un po’ di relax, oltre a migliorare le condizioni di lavoro, aumenti anche la produttività. Così Bank of America negli ultimi giorni ha diramato una direttiva in cui invita a ritmi di lavoro meno massacranti, invitando tutti a prendersi almeno quattro giorni al mese liberi, nei fine settimana. Una decisione tanto rivoluzionaria che - scrive il Times - per molti dipendenti potrebbe addirittura suonare come una «punizione».

Ma non è solo Bank of America a tracciare una nuova rotta. Imboccata da molti anche per continuare a rendere attrattiva per i giovani la carriera bancaria. «Dobbiamo impegnarci a migliorare l’esperienza di lavoro soprattutto per i più giovani, convinti che questa sia la strada per un maggiore successo», affermano i vertici di Merrill Lynch in un memo inviato ai propri dirigenti. L’invito è dunque quello di cominciare a cambiare quella cultura dei pesantissimi carichi di lavoro che caratterizza l’attività all’inteno delle grandi banche americane.
Già lo scorso anno Goldman Sachs creò una “junior banker task force”, un gruppo di lavoro composto da funzionari con più esperienza incaricati di studiare le condizioni di lavoro dei neoassunti e di formulare proposte per migliorarle. Uno dei suggerimenti fu proprio quello di concedere più weekend liberi possibile. E JPMorgan Chase, la più grande banca americana, ha invece pianificato per quest’anno di aumentare del 10% il numero dei giovani nel suo staff, in modo da distribuire a più persone l’enorme carico di lavoro. Giovani a cui si intende anche garantire un certo numero di «weekend protetti».

Del resto brucia ancora la morte, la scorsa estate, di un giovane bancario negli uffici londinesi di Bank of America: la causa, è stato accertato, fu l’epilessia. Ma era la terza notte consecutiva che invece di dormire lavorava al suo dossier.

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