Cresce molto più in fretta rispetto a quello normale d’allevamento e «non pone rischi per la salute»: la Food and Drug Administration (Fda), l'agenzia del governo che si occupa di regolamentare farmaci e prodotti alimentari - dopo ben 5 anni di analisi e controversie - ha dato ora l’ok al consumo del primo prodotto Ogm di origine animale in America, il salmone. I più critici e alcune associazioni di consumatori non sono però convinti: il «Frankenfish» («pesce Frankenstein») può essere pericoloso per la salute umana, dicono. Inoltre, presenta rischi per le altre specie, qualora i pesci transgenici dovessero sfuggire dal loro ambiente. Il fatto rilevante: sull’etichetta del prodotto in vendita non sarà necessario specificare l’originedel salmone Ogm.
Il salmone transgenico è stato messo a punto dalla società AquaBountyTechnologies di Boston (Massachusetts). Il nuovo pesce contiene i geni di due altri pesci – il salmone reale e un pesce simile all’anguilla – che lo fanno crescere più velocemente. Quanto di preciso? Raggiunge le dimensioni di un adulto in 16/18 mesi, invece che nei consueti due anni e mezzo. Giovedì, le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno fatto sapere che in base ai test condotti «non ci sono differenze biologicamente rilevanti nel profilo nutrizionale del salmone AquAdvantage, a confronto con i salmoni da allevamento nell'Atlantico». Insomma, «non fa male». La Fda, in verità, lo aveva già affermato un lustro fa. Ora è arrivata l’ufficialità. Ciò nonostante, il salmone AquAdvantage non può essere allevato negli Usa, ma solo in vasche a terra chiuse, in due installazioni specifiche in Canada e a Panama. Le voci critiche non mancano: il salmone Ogm potrebbe causare allergie e la possibile decimazione della popolazione di salmoni naturali, se riuscisse a scappare e riprodursi nelle acque dell'oceano. Associazioni di consumatori hanno già annunciato di voler procedere contro la decisione. Tuttavia, dicono sempre dalla Fda, il pesce AquaAdvantage sarà di sesso femminile e sterile nella maggior parte dei casi e solo una piccola parte della popolazione geneticamente modificata sarà mantenuta fertile. Per Ron Stotish, presidente dell'azienda produttrice, «il nuovo salmone porterà cibo nutriente e sano ai consumatori, senza danneggiare l'habitat marino e l'ambiente».
Impossibile ancora prevedere la reazione del pubblico americano. Al momento, infatti, non è chiaro se e quando il pesce Ogm arriverà sulle tavole dei ristoranti o sulbanco del pesce nei supermarket. Alcuni rivenditori hanno già detto di essere contrari a vendere il «pesce Frankenstein», si legge sul Washington Post. Anche in Italia, ovviamente, si sono levate voci di dissenso: «Di fronte a un’escalation nell’applicazione delle biotecnologie al regno animale, occorre intervenire tempestivamente con un adeguamento delle normative comunitarie, per impedire l’importazione di questa preoccupante novità», dicono da Coldiretti. «Un’esigenza ancora più evidente alla luce del negoziato Ttip in atto sul libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti».
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