"Siamo inondati dalle immagini di Hollywood e da una visione del mondo filtrata attraverso lo sguardo yankee. Poi vai negli USA e ti accorgi che la realtà è diversa da come gli americani la raccontano, il che ti fa pensare che il modo in cui vogliono essere visti sia lo specchio di un disagio rispetto a quello che effettivamente sono" (A. Dominik, regista australiano)
venerdì 27 marzo 2015
USA E LIBERTA' RELIGIOSA. IN INDIANA UNA LEGGE PERMETTE AI NEGOZIANTI DI NON SERVIRE GAY. F.Q. IL FATTO, 27 marzo 2015
http://kikukula5.blogspot.it/2015/03/indiana-usa-legge-per-permettere.html
giovedì 26 marzo 2015
VIOLENZA MADE IN USA. REDAZIONE, Florida, 13enne uccide il fratellino di 6 anni e si suicida, LA REPUBBLICA, 26 marzo 2015
NEW YORK - Orrore negli Usa dove una lite famigliare tra fratelli, tutti minorenni, innescata da un assurdo dissidio su cosa mangiare a cena, ha portato un 13enne a sparare ed uccidere il fratellino di 6 per poi rivolgere l'arma contro se stesso e suicidarsi. Non prima di aver colpito e ferito il secondo fratello, di 16 anni, che ha poi chiamato la polizia. Teatro di questa ennesima tragedia legata all'eccessiva diffusione delle armi negli Usa è Hudson, una cittadina della Florida. A dare la notizia la rete locale Wfts, affiliata della Cnn.
sabato 21 marzo 2015
USA E LA FELICITA'. LA CITTA' PIU' TRISTE E' NEW YORK. P. MASTROLILLI, Usa, New York la città più triste?, LA STAMPA, 25 luglio 2014
La città più triste degli Stati Uniti è New York. Così, almeno, la mette uno studio appena pubblicato dal National Bureau of Economic Research, intitolato “Unhappy Cities”. Non è vero, a giudicare dagli 8,4 milioni di abitanti che ci vivono, e continuano a bussare alle sue porte, ma proviamo a capire perché la Grande Mela sia finita in fondo alla classifica.
USA E LAVORO. DOVE SI LAVORA DI PIU'. P. MASTROLILLI, Ecco quanto si lavora nelle città americane, LA STAMPA, 20 marzo 2015
I lavoratori della città che non dorme mai dormono in continuazione, sui mezzi di trasporto che usano per andare ai loro posti. Gli abitanti di New York, infatti, non vivono nella città dove si fatica di più, ma in quella dove si perde più tempo con il “commuting”. Lo dimostra uno studio appena pubblicato dall’ufficio del City Comptroller Scott Stringer, ossia la persona incaricata di controllare le spese e l’efficienza della città.
mercoledì 18 marzo 2015
POLITOLOGIA. ROBERT PUTNAM. LA DEGENERAZIONE DELLA SOCIETA' AMERICANA. M. GAGGI, Figli d'America, il tempo è scaduto. CORRIERE DELLA SERA, 12 marzo 2015
NEW YORK Il 70 per cento dei ragazzi americani con padre e madre poco istruiti cresce in famiglie nelle quali c?è un solo genitore. Solo il 10 per cento dei figli di coniugi laureati, invece, si trova in questa condizione. Redditi troppo bassi non significano soltanto un tenore di vita più modesto, sopra o sotto la soglia di povertà: le forti diseguaglianze producono anche disgregazione delle famiglie, istruzione inadeguata, solitudine dei giovani che non vengono seguiti adeguatamente né aiutati a fare le scelte giuste. Una degenerazione del tessuto sociale che si è manifestata gradualmente e ora è diventata emergenza: nell?America degli anni Sessanta del Novecento le famiglie ad alta e bassa scolarizzazione avevano più o meno la stessa struttura, ora tutto è cambiato.
martedì 17 marzo 2015
GLI USA SONO ANCORA I POLIZIOTTI DEL MONDO. S. ROGERS, US military deployments overseas mapped: how have they changed under Obama?, THE GUARDIAN, 23 ottobre 2012
The United States is still the world's policeman. In 2008, Iraq was the biggest overseas deployment of US troops, now Afghanistan dominates. This data from the US Department of Defense shows where America's armed forces are now - and how it's changed under Obama. Use the filter on the right to select service
MAPPA INTERATTIVA: http://www.theguardian.com/news/datablog/interactive/2012/oct/23/us-military-deployments-overseas
MAPPA INTERATTIVA: http://www.theguardian.com/news/datablog/interactive/2012/oct/23/us-military-deployments-overseas
lunedì 9 marzo 2015
CAPITALISMO MADE IN USA. SILICON VALLEY. E. MOROZOV, Il welfare della Silicon Valley che crea l'illusione dell'equità, LA LETTURA, 2015
Probabilmente il mondo considera la Silicon Valley la punta del capitalismo più estremo, ma gli imprenditori della tecnologia pensano in realtà di essere dei sostenitori della solidarietà, dell’autonomia e della collaborazione. Questi capitalisti umanitari credono sinceramente che i difensori dei deboli e dei poveri siano loro, non certo i politici impostori o le inefficaci organizzazioni non governative. Chi altri infatti potrebbe indurre i perfidi mercati a offrire ampi vantaggi materiali a chi vive ai margini della società? Alcuni degli intellettuali della Silicon Valley festeggiano addirittura l’inizio di un «socialismo digitale», che — citando l’articolo del 2007 di Kevin Kelly su «Wired» — «potrebbe essere una terza via che rende irrilevanti le vecchie diatribe».
CAPITALISMO MADE IN USA. PAUL KRUGMAN E IL VALORE ECONOMICO DELLA LAUREA, NYT, 23 febbraio 2015
http://kikukula4.blogspot.it/2015/03/il-valore-economico-della-laurea-paul.html
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