"Il mio più grande rimpianto è non essere riuscito a realizzare il mio sogno: diventare reporter di guerra. Ho dovuto trovare un compromesso per mia moglie e i miei figli e ho deciso di fare cinema". Roberto Minervini è il quarto italiano a Cannes. Oltre a Garrone, Moretti e Sorrentino tutti in corsa per la Palma d'oro c'è anche questo italiano cittadino del mondo, 45 anni marchigiano, ha vissuto e lavorato in Spagna, Stati Uniti, Filippine e qui a Cannes presenta, nella sezione parallela e competitiva "Un Certain Regard", Louisiana - The Other Side firmato con la moglie Denise Ping Lee.
Video
Parla il quarto italiano in concorso nella sezione "Un Certain Regard". Il suo film "Lousiana - The Other Side" racconta un'umanità dolente fatta di veterani in disarmo, coppie di drogati che lottano per la sopravvivenza, paramilitari ancora in guerra con il mondo. L'intervista di Chiara Ugolini Riprese e montaggio di Alberto Marzocchi
Il protagonista del film è un'umanità dolente fatta di veterani in disarmo, coppie di drogati che lottano per la sopravvivenza, paramilitari ancora in guerra con il mondo. Grazie al patto di fiducia che si è stabilito con la famiglia texana del suo film precedente Stop the pounding heart, Minervini ha avuto accesso ad una comunità solitamente molto chiusa ed è riuscito a raccontarla attraverso immagini molto intime (una coppia si vede fare l'amore nella loro casa-roulotte) o molto violente (una donna in avanzato stato di gravidanza che prima di salire sul palco della lap-dance si inietta la droga).
Video
Veterani in disarmo, adolescenti taciturni, drogati che cercano nell'amore una via d'uscita dalla dipendenza, ex combattenti delle forze speciali ancora in guerra con il mondo, giovani donne e future mamme allo sbando, vecchi che non hanno perso la voglia di vivere. Sono questi i protagonisti di "Louisiana - The other side", il documentario di Roberto Minervini, l'autore che ha rappresentato l'Italia a "Un certain regard", la sezione competitiva parallela al concorso ufficiale del festival di Cannes. Il film indaga il territorio invisibile, ai margini della società, sul confine tra illegalità e anarchia. In questa umanità nascosta si aprono gli abissi dell'America di oggi. Il regista ha alle spalle altri tre film documentari tra cui "Stop the Pounding Heart" che è stato presentato a Cannes e ha vinto il David di Donatello 2014 come Miglior Documentario di Lungo Metraggio. "Louisiana", dopo la presentazione a Cannes, sarà nelle sale il 28 maggio distribuito da Lucky Red.
"La fiducia c'è altrimenti non sarebbe stato possibile fare il film anche se rimarremo persone diverse. Io sono convinto che si riconosceranno sullo schermo, non hanno ancora visto il film perché non volevamo farlo circolare prima della presentazione qui a Cannes ma coloro i quali non sono pregiudicati, come alcuni dei militari, sono venuti qui al festival per assistere alla proiezione".
Nei primi tre film documentari realizzati da Minervini l'unica presenza italiana era la sua, questo ha avuto invece la partecipazione degli italiani Okta Film, Rai Cinema e MyMovies e sarà distribuito nelle sale italiane dal 28 maggio da Lucky Red. "Il mio prossimo film potrebbe essere girato in Italia, ci sto pensando da un po' insieme ai miei produttori. Vedremo".
Nessun commento:
Posta un commento