"Siamo inondati dalle immagini di Hollywood e da una visione del mondo filtrata attraverso lo sguardo yankee. Poi vai negli USA e ti accorgi che la realtà è diversa da come gli americani la raccontano, il che ti fa pensare che il modo in cui vogliono essere visti sia lo specchio di un disagio rispetto a quello che effettivamente sono" (A. Dominik, regista australiano)
lunedì 28 novembre 2011
OWS E I SIMBOLI DELLA RIVOLTA. PANARARI M., Fantasia al contropotere: un fumetto per gli indignati, LA STAMPA, 28 novembre 2011
La protesta politica, nel corso del secolo passato, ha assunto diversi colori e
varie bandiere. Ma non era (ancora) mai capitato che a venire innalzato come
vessillo di una mobilitazione - i cortei, veramente globali, degli «indignati» -
fosse una maschera, e per giunta quella del protagonista di una graphic novel, V
for Vendetta.
Sì, proprio la celebre serie a fumetti (diventata, qualche anno
fa, anche un film) scritta da Alan Moore e disegnata da David Lloyd, che
descrive l'eroica resistenza dell' anarchico V alla dittatura del Grande
Fratello (a metà tra Orwell e il reality show) al potere in Gran Bretagna
all'indomani di un perfetto «golpe postmoderno» fatto a colpi di mass media e
manipolazione della comunicazione. A cui V, che si cela dietro la maschera di
Guy Fawkes (uno degli attentatori cattolici che, nel 1605, diede vita alla
fallita «congiura delle polveri» per assassinare il re protestante Giacomo I),
risponde, non a caso, con campagne ad alto tasso di spettacolarizzazione.
domenica 27 novembre 2011
CINEMA. SCORSESE E LA MAFIA. SAVIANO R., Nei film di Scorsese la mafia che conosco, LA REPUBBLICA, 27 novembre 2011
L'autore di
"Gomorra" parla del regista in occasione dell'uscita della sua
autobiografia. "Né inni ai mafiosi, né condanne moraliste. Solo il nudo
racconto della vita così com'è"
di ROBERTO SAVIANO
sabato 26 novembre 2011
USA E VIOLENZA. MORIRE A NEW YORK. Studentessa italiana uccisa a New York
MILANO - Una studentessa italiana è stata assassinata ad Harlem, a New York. Il cadavere di Rita Morelli, 36 anni, da cinque negli Stati Uniti, è stato trovato mercoledì sera dal fidanzato nell'appartamento che i due condividevano al 2005 nella 120ma strada nella parte est del quartiere newyorkese.
venerdì 25 novembre 2011
CINEMA E NEW YORK. SCORSESE M., Dichiarazioni su Gangs of New York
L’idea
Fin
da quando ero un bambino che cresceva nella parte bassa di Manhattan mi sono
sentito attratto da storie riguardanti la vecchia New York. Ogni giorno,
esplorando le strade del vicinato, lentamente andavo scoprendo un periodo
straordinario e relativamente poco conosciuto della città e della storia
dell’intero paese. Quegli anni lontani, intorno al 1860, si materializzavano
nelle storie incredibilmente affascinanti di immigrati e lavoratori che
affollavano le strade, di politici corrotti, di un mondo sommerso che lottava
per ottenere il dominio su tutto. Con il passare degli anni queste storie sono
sempre rimaste dentro di me, e io ho continuato a sognare di poterle portare
sul grande schermo. Sono le vicende che hanno messo alla prova l’America,
quelle con cui il paese, allora giovane, ha dovuto fare i conti. Insomma, le
storie delle nostre radici.
Dall’articolo
“L’America di Scorsese nasce nel fango” di Fulvia Caprara,
«La Stampa», 11 gennaio 2002
domenica 20 novembre 2011
INTERNET E PATOLOGIE SOCIALI. RECENSIONE. Codeluppi V., Una rete di individui narcisisti e solitari, IL MANIFESTO, 16 novembre 2011
L'editore Piano B ha di recente pubblicato il libro Homo Interneticus del critico culturale Lee Siegel (pp. 192, euro 13,50). Il libro, che negli Stati Uniti - dove è uscito tre anni fa - ha fatto molto discutere, portava nell'originale un titolo assai più efficace: Against the Machine, cioè «Contro la macchina», ovvero il computer, ma anche, per estensione, Internet, la rete dei computer.
Quasi Siegel avesse voluto dire ai lettori fin dal titolo che la sua posizione era opposta a quella concezione trionfalistica che tende ad avvolgere oggi Internet e i suoi usi - la concezione cioè sostenuta dagli entusiasti della Rete, quelli che Siegel chiama «tecnofili utopici», come ad esempio Kevin Kelly o Alvin Toffler.
Quasi Siegel avesse voluto dire ai lettori fin dal titolo che la sua posizione era opposta a quella concezione trionfalistica che tende ad avvolgere oggi Internet e i suoi usi - la concezione cioè sostenuta dagli entusiasti della Rete, quelli che Siegel chiama «tecnofili utopici», come ad esempio Kevin Kelly o Alvin Toffler.
* OWS. MOVIMENTI E TEORIE. FOX PIVEN, In guerra contro i poveri, IL MANIFESTO, 19 novembre 2011
Dall'ideologia razzista alla war on drugs, passando per ogni deregulation finanziaria. Storia dello smantellamento del Welfare e dei programmi di assistenza governativa Oltre la metà dei bambini sotto i 6 anni con una madre single vive sotto la soglia di sopravvivenza. Per la destra, sono i nuovi nemici.
* Frances Fox Piven insegna nella Graduate school della City University of new York. È l'autrice, insieme a Richard Cliward, di «Regulating the poor» e di «Who's Afraid of Frances Fox Piven? The essential writings of the professor Glenn Beck lovel to hate» (The New Press).
sabato 19 novembre 2011
OWS. POLIZIA CARICA DIMOSTRANTI. La ragazza e lo spray al peperoncino, IL CORRIERE DELLA SERA, 19 novembre 2011
Ancora interventi della polizia in alcune città americane contro il movimento che da mesi protesta contro la crisi.
MILANO - In America, qualcuno ha già scomodato la Marianna del Maggio francese e i carrarmati di Tien-An-Men: non sappiamo se "iconicamente" arriverà a tanto, ma la foto della giovane di Occupy che riceve un fiotto di spray al peperoncino in volto sta facendo il giro del web. E se non entrerà nella storia, sicuramente è candidata a diventare lo scatto simbolo delle manifestazioni che stanno sconvolgendo gli Stati Uniti.
lunedì 14 novembre 2011
RELIGIONE NEGLI USA/Rizzi M., L'Anticristo abita in America, CORRIERE DELLA SERA, 13 novembre 2011
«Gesù
Cristo è Dio, Obama è l'Anticristo». In Europa, un simile slogan farebbe
ridere.
In
America, il presidente ha sorriso, ma ha ribattuto serio: «Concordo che Gesù è
il Signore». La risposta non è banale: nelle Lettere
di Giovanni, Anticristo è chi nega che Gesù sia il Signore.
Non deve sorprendere la precisione di Obama: negli Stati Uniti, Bibbia ed
escatologia sono molto presenti nel dibattito pubblico, a differenza di quanto
accade in Europa. Per indagare le ragioni di questa divaricazione, occorre
dunque seguire l'Anticristo nelle sue migrazioni.domenica 13 novembre 2011
* OWS/MOVIMENTI E TEORIA. Garcia Del Campo J.P. , Spazi aperti al potere dei molti, IL MANIFESTO, 12 novembre 2011
La pratica assembleare del movimento degli indignati spagnoli nasce dalla convinzione che il modello politico basato sulla dialettica tra un popolo e un sovrano che lo rappresenta abbia determinato lo smantellamento della democrazia.
L'autore è un filosofo spagnolo. In italiano è stato pubblicato solo un saggio in un'opera collettiva curata da Filippo Del Lucchese: Storia politica della moltitudine, Derive Approdi.
sabato 12 novembre 2011
* OWS. MOVIMENTI E TEORIE. Cartosio B., La forza comunicativa di OWS, IL MANIFESTO, 9 novembre 2011
Nessun organo d'informazione può negare la democraticità del movimento, le discussioni sono aperte, le decisioni condivise e nessuno può usare etichette del passato per screditare, prima di reprimere, i movimenti di contestazione: comunisti, anarchici, socialisti, disfattisti, antipatriottici, un-American.
CINEMA USA. D'Agnolo Vallan G., L'America già rimossa, IL MANIFESTO, 10 novembre 2011
È uscito negli Stati Uniti «J. Edgar» di Clint Eastwood (in Italia il 4 gennaio). Nel film si racconta il lavoro sporco compiuto da Hoover, potentissimo e discusso capo dell'Fbi. Il regista di «Hereafter» ripercorre i lati più oscuri e le decise complessità che caratterizzano il sogno a stelle e strisce, per riflettere sul presente, tra deportazioni e guerre contro il terrore.
OCCUPY WALL STREET. Marinelli A., Gli studenti piantano le tende contro l'università di élite, IL MANIFESTO, 11 novembre 2011
Le prime avvisaglie di rivolta ad Harvard si erano avute la settimana scorsa, quando settanta studenti del primo anno avevano abbandonato per protesta la lezione introduttiva del professore Gregory Mankiw, noto economista conservatore e consigliere prima di George W. Bush e ora del candidato favorito alle primarie repubblicane Mitt Romney.
OCCUPY WALL STREET. D'Agnolo Vallan G., Abbiamo una banca, IL MANIFESTO, 11 novembre 2011
Piccoli risparmiatori statunitensi hanno ritirato i soldi dai colossi bancari per spostarli su istituti locali e no-profit. L'iniziativa partita da Facebook ha già mosso un flusso di 4.5 miliardi di dollari e ottenuto una vittoria
* OWS. MOVIMENTI E TEORIE. Wendy Brown, Il ritorno della Res Publica, IL MANIFESTO, 11 novembre 2011
Per tre decenni, le politiche populiste americane sono state in larghissima parte reazionarie, istigate e strumentalizzate da interessi danarosi. Che cosa ha alla fine scatenato una rivolta di sinistra contro la deregulation neoliberista e la democrazia neoliberale corrotta dall'impresa? Perché mai essa non è scoppiata nel 2008, quando il governo ha salvato le banche d'investimento traballanti ma non le loro vittime? Perché non nel 2009, quando alle stesse banche d'investimento che avevano schiantato il sistema con i loro giochi sui derivati sono stati consegnati giganteschi bonus? Perché non nella primavera del 2011, quando la Corte Suprema ha cassato i limiti sui contributi societari ai comitati di azione politica (che consentono alle corporations di inondare il processo elettorale) e ha sostanzialmente eliminato le class-action (ovvero la principale linea di difesa contro le frodi e gli abusi delle aziende? Perché non in un qualsiasi momento dell'ultimo decennio, mentre l'accesso di massa all'istruzione superiore crollava, le infrastrutture marcivano, il reddito reale della classe media precipitava, i costi della sanità salivano alle stelle, e le multinazionali, le banche e i ricchi prosperavano?
Wendy Brown è Heller Professor of Political Science a Berkeley (California)
Contact Information Office: 720 Barrows Hall
E-Mail: wlbrown@berkeley.edu
Phone: 510 642-4685
Office Hours: Tuesdays 2:00 - 4:00 pm
http://polisci.berkeley.edu/
Wendy Brown è Heller Professor of Political Science a Berkeley (California)
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sabato 5 novembre 2011
* SCIOPERI E MOVIMENTI IN USA. COLE P., I portuali di Oakland e il movimento, IL MANIFESTO, 4 novembre 2011
Mercoledì 2 novembre, lavoratori, studenti e tanti altri cittadini hanno dato vita a Oakland, in California, al primo sciopero generale che l’America abbia visto in questo secolo.
In parte per protestare contro la recente violenza della polizia, nel complesso questo sciopero segna un evidente allargamento del maggiore movimento sociale degli ultimi decenni, quello che va sotto il nome Occupy Wall Street.
Peter Cole è Professore di storia americana alla Western Illinois university. Per gentile concessione di Counterpunch
In parte per protestare contro la recente violenza della polizia, nel complesso questo sciopero segna un evidente allargamento del maggiore movimento sociale degli ultimi decenni, quello che va sotto il nome Occupy Wall Street.
SCIOPERI E MOVIMENTI IN USA. VALLAN D'AGNOLO, Oakland, fronte del porto, IL MANIFESTO, 4 novembre 2011
Uno storico sciopero generale, con corteo oceanico e pacifico contro il potere della finanza, ha invaso la città californiana. Bloccate le attività marittime. Ma la polizia si è fatta prendere la mano: scontri e arresti
giovedì 3 novembre 2011
INTERNET E DEMOCRAZIA. VECCHI B., Lessico critico per Internet. Intervista con E. Morozov, IL MANIFESTO, 1 novembre 2011
Un dialogo con Evgeny Morozov, il cui saggio «L'ingenuità della Rete», da poco uscito per Codice, ha suscitato polemiche negli Stati Uniti per la sua analisi ironica e incalzante dei lati oscuri del web
martedì 1 novembre 2011
CINEMA. GANGS OF NEW YORK, di MARIO FAGOTTO F., Alcune considerazioni
Il bambino chiarisce
alla domanda del coetaneo della fazione avversa: si prepara una battaglia fra
“nativi” e “conigli morti”. I conigli morti si annunciano attraverso due
simboli tradizionali: la famiglia
(padre-figlio maschio) e la croce
cristiana (S. Michele arcangelo che cacciò Satana dal paradiso) che difende
dalle insidie.
Altri rituali e simboli, non solo cristiani (alcuni uomini ballano e suonano al ritmo di musiche vagamente africane) si intravvedono mentre un gruppo sempre più folto di uomini, abbigliati con costumi semi-primitivi per combattere, escono da una costruzione, a più piani, in legno che ci viene mostrata in totale attraverso una combinazione di una panoramica in verticale e uno zoom all’indietro.
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