CHIAMATA ANONIMA - Secondo le autorità, a sparare sarebbe stata una delle vittime che si sarebbe poi suicidata. A terra, tra la cucina e il soggiorno sono stati rinvenuti i corpi di quattro donne e tre uomini di età compresa tra i 18 ed i 60 anni. A fare la scoperta gli uomini della polizia, entrati nell'appartamento poco dopo le 11:30 di ieri. Vicino ai cadaveri sono state trovate due pistole, come dichiarato dagli agenti della città di Grapevine, intervenuti dopo una chiamata d'emergenza durante la quale «dall'altra parte della linea non parlava nessuno». Le sette vittime erano probabilmente parenti e non tutti abitavano nell'appartamento in cui sono stati trovati i corpi. La polizia - ha aggiunto il sergente Robert Dearing - è in cerca di altri membri della famiglia per ottenere ulteriori informazioni. La notizia ha sconvolto la comunità locale. «Sette persone in un colpo solo a Grapevine, non era mai successo prima, mai», ha commentato Dearing. L'appartamento è situato in un quartiere tranquillo, ma molte case nella zona sono vuote e nessun vicino ha sentito gli spari.
FORSE UNA LITE FAMILIARE - Si tratta del primo omicidio nella città dal 2010. E se proseguono le indagini, sono ancora sconosciuti i motivi della strage. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi tuttavia di una lite familiare finita in tragedia e il responsabile potrebbe essere l'uomo più anziano. La polizia sta ancora svolgendo una ricerca «meticolosa» nell'appartamento, ha aggiunto il tenente. La casa, spiegano gli investigatori, era addobbata con un albero di Natale e le vittime avevano appena finito di aprire i regali quando qualcuno ha iniziato a sparare.
26 dicembre 2011
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