martedì 31 gennaio 2012

USA E CONTESTAZIONI NEGLI ANNI SESSANTA. FASCE F., un mondo sottosopra. Recensione al libro di Bruno Cartosio, I lunghi anni Sessanta, IL MANIFESTO, 28 gennaio 2012

Un testo con una felice e potente capacità narrativa che nulla toglie al rigore dell'indagine storiografica. L'ultimo saggio di Bruno Cartosio dedicato agli anni Sessanta negli Stati Uniti riesce a cogliere la capacità dei movimenti sociali di trasformare la società statunitense senza ometterne limiti e contraddizioni L'orgoglio afroamericano, la presa di parola degli studenti, la guerra in Vietnam e il rapporto con la controcultura. E spesso lotte lontane dal pianeta operaio

USA E CINA. WALLERSTEIN I., Matrimonio cino americano, IL MANIFESTO, 29 gennaio 2012

In Occidente le relazioni tra il principale dei paesi «emergenti» e la superpotenza in declino viene di solito definita come una «sfida». Ma a chi e in che senso? E soprattutto, sarà proprio così?

USA E SUSCETTIBILITA'. Usa, turisti inglesi rispediti a casa per un tweet, IL CORRIERE DELLA SERA, 31 gennaio 2012

Ironia su Twitter: «Distruggiamo l'America».
E fermano la coppia in aeroporto

MILANO - Niente vacanze in America. Per colpa di Twitter. Ha quasi dell'incredibile la storia di LeighVan Bryan e della sua fidanzata Emily Bunting. Lui gestore di un bar 26enne, due anni meno lei, entrambi di Birmingham, sono stati rispediti in patria non appena atterrati a Los Angeles per l'agognata vacanza. Le autorità americane li hanno fermati in aeroporto «per motivi di sicurezza». Il motivo? Prima di partire per gli States, Leigh ha scritto sul social network che andava a «distruggere l'America».
INTERROGATO PER 5 ORE - La storia di Leigh e Emily è stata raccontata da due malcapitati in persona al Sun. E ora sta facendo il giro del mondo. Il giovane gestore di un bar rispedito in Gran Bretagna ha raccontato che una volta arrivato negli Stati Uniti ha cercato di spiegare agli agenti che quella sul social network era una frase «ironica». Le autorità americane però non avrebbero voluto sentire ragioni. «Gli agenti della sicurezza mi hanno trattato come una specie di terrorista», ha specificato il 26enne, che è stato interrogato per cinque ore. A pesare anche un altro tweet nel quale Bryan annunciava che «sarebbe rimasto a Los Angeles tre settimane, disturbando gente e andando a "riesumare" Marilyn Monroe», con tanto di citazione dai Griffin.
«NON CREARE SOSPETTI» - «Dall'11 settembre 2001 in poi bisogna evitare di creare «preoccupazione o sospetti di qualsiasi tipo», ha sottolineato alla Bbc l'associazione Abta, che rappresenta le agenzie di viaggio nel Regno Unito. «Postare affermazioni in Rete che possono essere interpretate come una minaccia, non è visto positivamente dalle autorità americane», ha aggiunto Abta.
Redazione Online

sabato 28 gennaio 2012

USA E GUERRA. OLIMPIO G., Stati Uniti, 82 milioni per la nuova super bomba, IL CORRIERE DELLA SERA, 28 gennaio 2012

Il Pentagono chiede fondi per un ordigno anti bunker sotterranei

WASHINGTON - Il Pentagono chiede aiuto all’industria militare. Ha bisogno di una bomba più potente in grado di perforare rifugi sotterranei ben protetti. Per gli specialisti dell’Us Air Force la nuova «bunker buster» - così si chiama in gergo - non sarebbe sufficiente in un raid sui bunker iraniani. Una rivelazione degli ufficiali preceduta da un’ammissione dello stesso segretario alla Difesa Leon Panetta.

venerdì 27 gennaio 2012

USA E CINA.PICA P., Apple, Cook respinge le accuse: «Teniamo nostri dipendenti, massima trasparenza», IL CORRIERE DELLA SERA, 27 gennaio 2012

MILANO - Condizioni di lavoro disumane: accuse assai pesanti per l'azienda-simbolo del progresso planetario che l'erede di Steve Jobs, Tim Cook, prova a smontare. In una lunga lettera indirizzata ai dipendenti e pubblicata sul sito «9To5Mac» il numero uno di Apple si rammarica delle inchieste giornalistiche sulle catene di produzione cinesi di I Pad e I phone che «sfortunatamente mettono in discussione i valori della società». «Abbiamo a cuore ogni dipendente in tutti i siti del mondo - scrive Cook - Ogni incidente ci preoccupa profondamente e ogni problema sulle condizioni di lavoro ci procura apprensione». «Come sapete bene e meglio di chiunque altro, questo tipo di accuse sono contro i nostri valori. Noi non siamo fatti così».
ISTRUIAMO I LAVORATORI SUI LORO DIRITTI - «Abbiamo chiesto che la nostra catena di produzione venga valutata da un indipendente, la Fair Labour Association» ricorda Cook per il quale Apple è leadee anche quando si tratta di assumere queste decisioni «prese senza esitazioni». I controlli, assicura, saranno più frequenti e la trasparenza sulla produzione in aumento. «Siamo impegnati a istruire i lavoratori sui loro diritti, così che possano alzare la voce quando le condizioni di lavoro ritengono che le condizioni di lavoro siano inique o pericolose. Come sapete, oltre un milione di persone sono già state formate dal nostro programma

CONTINUA A LEGGERE IL TESTO ORIGINALE

giovedì 26 gennaio 2012

USA E CINA. SALOM P., Apple, la Cina e i costi umani per iPad e iPhone, IL CORRIERE DELLA SERA, 26 gennaio 2012

PECHINO - Semplici eppure geniali. Oggetti di cui non si può più fare a meno: iPad, iPod, iPhone, per citare soltanto i più noti, i più apprezzati, i più rincorsi. Oggetti dalle linee pulite entrati nell’immaginario collettivo. Tecnologia cult che contribuisce a modificare il nostro stile di vita. Ma anche, come un moderno, perverso contrappasso, lo stile di vita chi li produce in conto terzi, ovvero milioni di lavoratori cinesi costretti a rispettare turni estenuanti in condizioni che nessuno, in Occidente, potrebbe nemmeno figurarsi, tanto meno accettare. È il New York Times a far cadere un velo che, per la verità, appare davvero sottile, su una realtà al limite dell’incredibile con una lunga e dettagliata inchiesta cui, finora, la Apple, principale committente di prodotti che ne hanno decretato l’inarrivabile successo degli ultimi dieci anni (utili a 13 miliardi di dollari), non ha voluto replicare ufficialmente.

domenica 22 gennaio 2012

CINEMA. DA NEW YORK A WALL STREET. FAGOTTO M., COMUNITA' E SOCIETA'. CONSIDERAZIONI SUL FILM DI VISCONTI "Rocco e i suoi fratelli" IN CORSO DI VISIONE.

   NEL FILM IL CONFRONTO FRA SOCIETA’ TRADIZIONALE E SOCIETA’ MODERNA E’ NETTO ED EVIDENTE. LA FAMIGLIA PARONDI PROVIENE DALLA LUCANIA, UNA TERRA CHE IL FILM TRATTEGGIA CON CARATTERI MANIFESTAMENTE AMBIGUI.
Attenzione! Cliccando qui si può vedere tutto il film!

USA E MOVIMENTI SOCIALI. PANARARI M., L'America mise fiori e dubbi nei cannoni del Vietnam. Recensione a Bruno Cartosio, I lunghi anni Sessanta, LA STAMPA, 21 gennaio 2012

Gli Anni 60. Bruno Cartosio ricostruisce i movimenti culturali della sinistra Usa che cambiarono stili, valori, sentimenti della società ma non riuscirono a vincere in politica.

Bruno Cartosio (1943) insegna storia dell'America del Nord all'università di Bergamo. Si occupa da anni di storia sociale e culturale degli USA. E' autore, fra l'altro, di "New York e il moderno. Società, arte e architettura nell metropoli americana - 1876/1917".

USA E SITI PIRATI. VECCHI B., Ceppi internazionali ai siti in streaming, IL MANIFESTO, 21 gennaio 2012

Le autorità Usa chiudono le pagine di Megaupload. Il suo fondatore Kim Schmitz "DotCom" arrestato. E Anonymous entra in azione, 22mila internauti attaccano i siti del Fbi, del governo Usa e delle majors.

USA E MUSICA IN EUROPA. ZATTERIN M., Musica, in Europa c'è troppa America, LA STAMPA, 21 gennaio 2012

Nuova ricerca: sul continente nessuno ascolta gli artisti degli altri Paesi, vincono sempre gli Usa

 Marco Zatterin è corrispondente da Bruxelles.
 
Lasciamo perdere che il rock è rimorto, quella è un'altra storia. Il problema del momento è che in Europa non c'è genere che se la passi veramente bene, abbiamo un grande mercato in cui l'Unione non fa l'hit single, una comunità che ha visto cadere le frontiere per tutto meno che per la musica, uno spazio a 12 stelle in cui circola ogni sorta di mercanzia eccezion fatta per le canzoni.

giovedì 19 gennaio 2012

USA E GIUSTIZIA MINORILE. CINQUE M., Minori, zero tolleranza. La giustizia americana e la caccia ai ragazzini, IL MANIFESTO, 18 gennaio 2012

Dopo la vicenda di Cristian Rodriguez, un ragazzino di 13 anni che rischia l'ergastolo in Florida, un viaggio tra i «bambini cattivi» degli Stati uniti, arrestati e processati come adulti. Un rapporto del comitato Paul Rogeau.

USA E GUERRA. DINUCCI M., L'Europa nella 'rotazione' USA, IL MANIFESTO, 17 gennaio 2012

Due brigate corazzate pesanti Usa di stanza in Germania, per complessivi 7mila uomini, stanno facendo i bagagli per tornare a casa: lo ha annunciato il segretario alla difesa Leon Panetta. Finalmente Washington, sotto la presidenza di un Premio Nobel per la pace, ha imboccato la via del disarmo cominciando a ritirare le sue forze dall'Europa?


sabato 14 gennaio 2012

OWS. UNA PARTE DEL MOVIMENTO AMERICANO CHIAMA PER UNA GIORNATA DI LOTTA NON VIOLENTA CONTRO LE MULTINAZIONALI FINANZIARIE.

"Occupy Portland calls for a day of non-violent direct action to reclaim our voices and challenge our society’s obsession with profit and greed by shutting down the corporations. We are rejecting a society that does not allow us control of our future. We will reclaim our ability to shape our world in a democratic, cooperative, just and sustainable direction.

martedì 10 gennaio 2012

USA, TERRITORI ED URANIO. BELARDELLI G., Grand Canyon. Niente scavi per 20 anni, LA REPUBBLICA, 10 gennaio 2012

Sospiro di sollievo per il Grand Canyon, l'icona del turismo naturale americano. Il presidente Barack Obama ha infatti deciso di bloccare per altri vent'anni l'autorizzazione a nuove miniere di uranio lungo il milione di acri che circonda il canyon. In alcune zone del parco la contaminazione da uranio è 10 volte superiore ai livelli federali, un dato sul quale - verosimilmente - ha pesato l'attività umana.

domenica 8 gennaio 2012

USA E RAZZISMO. MINETTI M.G., "The Help", il razzismo nascosto fra l'argenteria, LA STAMPA, 7 gennaio 2012

Record d'incassi al botteghino Usa, arriva sui nostri schermi The Help , il film di Tate Taylor tratto dal libro omonimo di Kathryn Stockett, travolgente best seller americano (quasi sei milioni di copie vendute solo in patria dall'uscita nel 2009, traduzioni ovunque), ma in Italia, due anni fa, trascurato, trattato da romanzo «al femminile», d'intrattenimento. Ora la Mondadori lo rilancia col titolo originale (non più L'aiuto come nella prima edizione) contando sul - prevedibile - successo cinematografico. Per sgombrare subito il campo dagli equivoci, dirò che mai un libro ha meritato più di questo una seconda chance.

sabato 7 gennaio 2012

USA E STRESS POST-BELLICO. GRAMAGLIA G., La strana maledizione dei Navy Seals, IL FATTO, 7 gennaio 2012

Fra i militari di ritorno dal fronte, i “rambo” super-addestrati delle squadre speciali sono quelli che più soffrono di Ptsd, la sigla che in italiano sta per disturbo post-traumatico da stress: una “malattia” già studiata dopo la Grande Guerra e la WW 2, ma cui il Vietnam – a partire dall’intenso Tornando a casa di Hal Ashby, con Jon Voight e Jane Fonda – e l’Iraq hanno conferito dignità letteraria e cinematografica.

USA E METODI MILITARI. RAMPINI F., Iran, spettacolare blitz umanitario Usa, LA REPUBBLICA, 7 gennaio 2012

NEW YORK – Con un blitz spettacolare la U.S. Navy ha liberato 13 iraniani che erano prigionieri dei pirati somali da più di un mese. E’ un colpo di scena, che avviene proprio nel momento in cui l’Iran aveva minacciato di azioni militari gli Stati Uniti, se avessero fatto tornare una delle loro portaerei nel Golfo persico.

Nel bel mezzo dell’escalation di tensione tra Washington e Teheran, a sorpresa è avvenuto il colpo “umanitario” degli americani. L’operazione di salvataggio dei 13 pescatori iraniani si è svolta nel Golfo di Oman. Ha avuto per protagonista proprio la portaerei John Stennis, che si è trovata a sole otto miglia da un attacco dei pirati somali contro una nave mercantile che batte bandiera della Bahamas, la Sushine.

La portaerei è intervenuta con la sua artiglieria, poi è entrata in azione la cacciatorpediniera U.S.S. Kidd, i cui marinai hanno abbordato la nave pirata. In pochi minuti l’attacco si è concluso con la cattura di 15 pirati somali, trasportati in elicottero sulla U.S.S. Kidd dove sono stati messi agli arresti.

A bordo della loro nave, i militari americani hanno trovato i 13 pescatori iraniani, prigionieri da più di un mese. Gli iraniani hanno potuto recuperare il loro battello, sono stati riforniti di provviste e carburante, e sono potuti tornare nel loro porto d’origine, a Chah Bahar. L'Iran ha salutato l'azione come un "atto umanitario e positivo": così l'ha definita il

portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehmanparas, usando toni insolitamente distensivi verso Washington.

mercoledì 4 gennaio 2012

USA E GUERRA. DINUCCI M., Happy New Year dalle Hawaii, IL MANIFESTO, 3 gennaio 2012

Dopo un anno faticoso ma pieno di soddisfazioni, culminato con la guerra alla Libia e l'uccisione di Gheddafi, il presidente Obama si è concesso una meritata vacanza alle Hawaii. Da qui, il 31 dicembre, ha augurato ai suoi concittadini un Felice Anno Nuovo, ricordando che nel 2011 «l'America è divenuta più sicura» e che il 2012 «porterà un cambiamento ancora maggiore». Quindi, prima del brindisi di mezzanotte, ha firmato l'atto legislativo di autorizzazione della spesa militare per il 2012.

martedì 3 gennaio 2012

USA E MONOPOLI FINANZIARI. ERMINI L., Un pugno di società controlla il mondo, IL CORRIERE DELLA SERA, 2 gennaio 2012

Una cravatta il cui nodo è costituito da un nucleo piccolo ma solido di aziende che, dettando le regole, strozzano la concorrenza e gli Stati. Una rete di controllo di banche e multinazionali che tiene sotto scacco i mercati influenzandone la stabilità. E' l'immagine, colorita ma efficace, che emerge da una ricerca dell'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo dal titolo "La rete globale del controllo societario" secondo cui 147 imprese nel mondo sono in grado di controllare il 40% di tutto il potere finanziario.

USA E CAPITALISMO. IL 50% DEI GIOVANI AMERICANI FRA I 18 E I 29 ANNI VORREBBE IL SOCIALISMO. Alexander Eichler, Young People More Likely To Favor Socialism Than Capitalism: Pew, HUFFINGTON POST, 29 dicembre 2011

Young people -- the collegiate and post-college crowd, who have served as the most visible face of the Occupy Wall Street movement -- might be getting more comfortable with socialism. That's the surprising result from a Pew Research Center poll that aims to measure American sentiments toward different political labels.
(CLICK HERE FOR THE LATEST OCCUPY UPDATES)

USA E CAPITALISMO. Iside Gjergji, MAI DIRE CAPITALISMO!, IL FATTO, 3 gennaio 2012

Il capitalismo è brutto, vecchio come un abito logorato che ormai ha fatto il suo tempo e deve essere abbandonato e dimenticato in un armadio. E’ questo il pensiero dei giovani americani – specie di coloro che in questi mesi hanno partecipato al movimento “Occupy Wall Street” – registrato dal sondaggio realizzato dal Pew Research Center e pubblicato mercoledì scorso.

lunedì 2 gennaio 2012

USA E VIOLENZA. Strage nella città dei Navy Seals, IL CORRIERE DELLA SERA, 2 gennaio 2012

MILANO - Quattro persone sono morte in una sparatoria avvenuta nelle prime ore di domenica in un condominio di Coronado, un paesino della California di circa 24mila abitanti a cinque chilometri San Diego, dove hanno sede i Navy Seals. Tra le vittime vi potrebbero essere dei militari, anche se il particolare non è ancora stato confermato. Sul posto oltre alla polizia si sono recati anche gli investigatori dell'Ncis, il Naval Criminal Investigative Service reso famoso dall'omonima serie tv. «Partecipiamo alla raccolta di prove - ha fatto sapere un loro portavoce - ma le indagini sono guidate dall'ufficio dello sceriffo»