sabato 1 agosto 2015

TECNOLOGIA, INFORMATICA E POTERE. LA CORSA AL SUPERCOMPUTER. G. CEDRONE, L'investimento di Obama: dal 2025 sarà americano il supercomputer più veloce, LA REPUBBLICA,31 luglio 2015

GLI Stati Uniti fanno sul serio nella corsa ai supercomputer. Quello dell'High Performance Computing è un settore ritenuto strategico dalla Casa Bianca, come conferma l'ultima decisione di Barack Obama: il presidente Usa ha pubblicato il decreto che autorizza la creazione di una nuova iniziativa di ricerca in ambito di supercomputing destinata a cambiare gli equilibri mondiali in questo ambito.



L'obiettivo è quello di realizzare, a partire dal 2025, il computer più veloce del mondo, una macchina destinata a essere 20 volte più veloce delle attuali macchine più sviluppate. Sarà capace di fare un miliardo di miliardi di calcoli al secondo. Un salto di qualità notevole se si pensa che al momento questi cervelloni operano nell'ordine di milioni di miliardi di operazioni al secondo.

Per arrivare a questo risultato l'ordine esecutivo del presidente americano prevede la creazione di un'agenzia apposita, la National Strategic Computing Initiative (NSCI) con il compito di avviare la ricerca e giungere alla realizzazione del cervellone. Si tratta di una vera e propria sfida alla Cina che al momento detiene il supercomputer più veloce. Si tratta del Tianhe-2 del China's National Computer Centre, a Guangzhou, con una performance di 33.86 petaflops (ma con punte di 55 petaflops laddove un petaflop corrisponde a un milione di miliardi di operazioni al secondo), almeno due volte più veloce della seconda macchina più veloce del mondo, che invece è americana.

Si tratta di un investimento per il futuro (gli esperti sottolineano che per arrivare a un computer di questo tipo serviranno anni di ricerca) ma di grande lungimiranza viste le potenzialità di un cervellone del genere: sarà fondamentale per realizzare simulazioni più complesse, decisive per migliorare la ricerca scientifica e realizzare progetti per la sicurezza nazionale.

Tanti i campi di applicazione di queste macchine: il supercomputer, ad esempio, potrebbe permettere agli scienziati della Nasa di riprodurre le turbolenze gravitazionali, un fatto che permetterebbe di creare velivoli aerodinamici senza la necessità dei costosi test effettuati nelle gallerie del vento.

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I supercomputer ordinati da Obama saranno fondamentali anche per sviluppare nuovi hardware e migliorare l'analisi dei big data. Ci saranno benefici anche per gli studi sui cambiamenti climatici a lungo termine. Attualmente gli scienziati che si occupano di questo cercano di costruire modelli per capire come evolverà il clima sulla terra nei prossimi anni, ma l'accuratezza di queste previsioni sono fortemente limitate.

Diverse applicazioni anche nel campo della medicina e della meteorologia: la macchina potrebbe contribuire ad analizzare i dati riguardanti il tempo atmosferico per avere previsioni più accurate o aiutare nelle diagnosi di tumore analizzando le immagini ai raggi X.

Il tentativo di costruire una macchina del genere non è una novità assoluta. Washington da tempo investe nel settore: lo scorso novembre il Dipartimento dell'Energia (DOE) degli Stati Uniti d'America ha finanziato e commissionato la realizzazione di due cervelloni a Ibm e Nvidia pronti per il 2017 anche questi con l'ambizione di diventare i più veloci del mondo.

"I supercomputer sono motori di simulazione", spiega Enrico Macii, professore ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni presso il Politecnico di Torino coinvolto nel progetto Human Brain finanziato dall'Ue, "strumenti di calcolo che sfruttano architetture non convenzionali e che cercano di essere specializzati su specifiche funzionalità: nel caso del brain computing significa avere una sorta di acceleratori che permettano di emulare funzionalità che, se simulate con un metodo tradizionale, avrebbero un'efficienza molto più bassa". Il progetto Human Brain, finanziato dalla Ue, prevede la creazione di un supercomputer che ha l'ambizione di replicare il sistema nervoso centrale dell'uomo: il progetto è al secondo anno di vita (su dieci complessivi) ed è destinato a essere uno dei più importanti esperimenti sulle neuroscienze, un altro dei campi applicativi delle tecnologie HCP. 

Recentemente la stessa IBM, il Netherlands Institute for Radio Astronomy (ASTRON) e l'Università di Groningen hanno annunciato un piano per costruire una macchina uno per analizzare i dati provenienti dallo Square Kilometre Array (SKA), un radiotelescopio. SKA sarà costruito in Australia e Sudafrica a partire dal 2020. L'Italia resta indietro in questa 'corsa tecnologica' anche se recentemente
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è entrato in funzione Galileo il nuovo supercomputer capace di eseguire un milione di miliardi di operazioni al secondo e dedicato al calcolo scientifico e ingegneristico.

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