domenica 4 agosto 2019

VIOLENZA MADE IN USA. TEXAS. A. LOMBARDI, Texas, strage in un centro commerciale. 20 morti e 26 feriti, arrestato il killer, REPUBBLICA.IT, 3 agosto 2019

NEW YORK - Strage all’interno di un Walmart alla perfieria di El Paso, in Texas: i morti secondo il governatore del Texas sono 20 e 26 feriti. Sembra che fra le vittime ci siano anche dei bambini. Un’ora di terrore: con la sparatoria iniziata quando nella cittadina al confine col Messico sono passate da un pezzo le dieci del mattino, ma il killer viene fermato solo a mezzogiorno. Ha agito da solo stabilisce la polizia che indaga su un "possibile crimine di odio". "Un atto vigliacco", dice il presidente Donald Trump.



Le telecamere di sorveglianza restituscono l’immagine di un giovane con i pantaloni chiari, la maglietta a maniche corte nera, gli occhiali e le cuffie: mentre entra nel locale armato di AK-47, il kalashnikov purtroppo usato in tante altre stragi. Verrà riconosciuto ore dopo: si tratta di Patrick Crusius, 27 anni. Autore di una sorta di manifesto postato on line addirittura nel 2017, dove dice di odiare gli Ispanici. Una strage di odio dunque: proprio in una delle città che in questi mesi è stata centro della crisi dei migranti. E dove a pochi chilometri c’è l’infame centro di detenzione di Clint dove i bambini sono tenuti nelle gabbie.

Texas, sparatoria in un centro commerciale: i clienti con le mani in alto

Secondo ricostruzioni ancora sommarie, la prima chiamata alla polizia arriva intorno alle 11 e l’unica cosa chiara è la location: il centro commerciale di Cielo Vista, il più popolare e frequentato della citta. Da Airway Boulevard ad Hawkins Boulevard, l’intera zona a nord della statale 10, non lontano dall’aeroporto internazionale di El Paso, viene transennata. Attraverso Twitter, la polizia invita la cittadinanza a restarsene a casa. Ripete l’invito, con la voce spezzata, anche Beto O’Rourke, il candidato democratico in corsa per la Casa Bianca che è proprio di El Paso. Apprende della sparatoria mentre è in Nevada, sul palco del Forum dell’American Federation of State. Chiama subito la famiglia e interrompe la campagna: "Devo tornare a casa, voglio essere vicino alla mia gente".

La strage è la seconda in pochi giorni: solo una  settimana fa un 19enne di origini italo-iraniane, con simpatie suprematiste, aveva sparato  sulla folla del Garlic Festival di Gilroy, in California uccidendo un bimbo di 6 anni, un’adolescente di 13 e un ragazzo di 25.

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