Aveva 15 anni Natalie Rupnow, conosciuta come Samantha, la studentessa che ieri in una scuola cristiana privata a Madison, nel Wisconsin, con una pistola ha ucciso due persone, uno studente e un insegnante, ferendone altri sei tra cui due studenti che versano in condizioni critiche. Lo ha riferito il capo della polizia di Madison, Shon Barnes. Un insegnante e tre studenti sono stati portati in ospedale con ferite meno gravi e due di loro sono stati dimessi in serata.
La sparatoria è avvenuta nella Abundant Life Christian School. Uno studente di seconda elementare ha dato l'allarme chiamando il 911 e permettendo così l'arrivo della polizia. L'autrice della sparatoria, identificata dalla Polizia in Natalie Rupnow, 15 anni, ha rivolto l'arma verso se stessa e ha sparato. È stata trovata ferita dai poliziotti ed è morta durante il trasporto in ospedale.
Il capo della polizia di Madison, Shon Barnes ha spiegato che «ogni bambino, ogni persona in quell'edificio è una vittima e lo sarà per sempre... Dobbiamo capire e provare a ricostruire cosa è successo esattamente». È stato lo stesso Barnes a fornire l’identità della studentessa killer spiegando, però, di non voler fornire altri dettagli «per il rispetto nei confronti delle famiglie».
La scuola cristiana
Abundant Life è una scuola cristiana aconfessionale – dalla scuola materna alla scuola superiore – con circa 420 studenti a Madison, la capitale dello stato. Barbara Wiers, direttrice delle relazioni elementari e scolastiche ha spiegato che qualcosa ieri non ha funzionato: «Quando vengono praticate le normali operazioni di sicurezza, i dirigenti annunciano sempre che si tratta di un'esercitazione. Ciò non è accaduto ieri: «Quando hanno sentito “Lockdown, lockdown”, sapevano che era reale», ha spiegato. Wiers ha affermato che la scuola non dispone di metal detector ma utilizza altre misure di sicurezza, comprese le telecamere.
L’ossessione per le armi e le stragi
E adesso emerge l’ossessione della ragazza per le armi. La quindicenne, da ciò che emerge, aveva un'insana ammirazione per uno dei due autori della strage di Columbine del 1999. Su alcuni media Usa, infatti, è stata pubblicata una foto della ragazza che indossa la maglietta con il logo di una band tedesca, identica a quella di Eric Harris, il killer 18enne che assieme a Dylan Klebold massacrò 12 studenti e un insegnante alla Columbine High School, in Colorado. La polizia di Madison sta esaminando, intanto, i post online e un possibile “manifesto” pubblicato da qualcuno che sosteneva di essere amico della killer "Non siamo ancora riusciti a localizzare questa persona, ma è qualcosa su cui stiamo lavorando. Controlleremo anche i suoi effetti personali, se avesse un computer o un cellulare", Shon Barnes.
L’arma usata dalla studentessa è una pistola semiautomatica da 9 mm. Il movente della sparatoria non è noto, né era chiaro se le vittime fossero state prese di mira per qualche motivo particolare. A dirlo è sempre il capo della polizia locale Barnes.
La prima chiamata ai servizi di emergenza sanitaria per denunciare la presenza di qualcuno che sparava è arrivata poco prima delle 11 ora locale. I primi soccorritori che erano impegnati in un’operazione di addestramento a oltre 5 chilometri di distanza si sono precipitati nell’istituto e sono arrivati tre minuti dopo la prima chiamata. Gli investigatori ritengono che l'assassino abbia usato una pistola da 9 mm, ha detto un funzionario delle forze dell'ordine all'Associated Press.
Il funzionario ha parlato a condizione di anonimato perché non era autorizzato a discutere dell'indagine in corso. La polizia ha bloccato le strade intorno alla scuola e gli agenti federali erano sul posto per assistere le forze dell'ordine locali. Nessun colpo è stato sparato dalla polizia. I bambini e le famiglie sono stati portati in un ospedale poco distante dalla scuola, evidentemente sotto choc. Abundant Life ha chiesto di pregare, attraverso un lungo post sui social, per quanto accaduto e la scuola non ha ancora deciso se le lezioni riprenderanno in settimana o saranno spese.
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