lunedì 17 ottobre 2011

LIMES N.2/2011 DREAM OVER. L'AMERICA TORNA A CASA

UNA PARABOLA LUNGA VENT'ANNI
L'indice degli articoli pubblicati sul numero 2/2011 di LIMES, in edicola dal 6 settembre 2011





Joseph FITCHETT - Se l'America non sa pensare il territorio (1993)
Negli Stati Uniti la visione legalistico-morale della politica prevale sulla geografia. Ciò aiuta a spiegare gli errori compiuti nella gestione della decomposizione jugoslava. Di quella crisi a Washington interessano soprattutto i riflessi sulla Russia.



Philip A. GOLUB - Washington è ancora capitale dell'Occidente? (1994)
Scomparsa l’Urss, si attenua il legame geopolitico fra Europa e Stati Uniti. L’America deve ridefinire il suo ruolo nel mondo ponendosi come garante dell’equilibrio. E intanto crea nuove alleanze al di fuori del Vecchio continente.

Bill CLINTON - Per noi l'Italia è più importante di prima (1996)
Conversazione con Bill CLINTON, presidente degli Stati Uniti d’America a cura di Lucio CARACCIOLO, Michel KORINMAN e Paolo MASTROLILLI.

John HILLEN - Superpotenza, non monopotenza (1998)
Un vero leader mondiale non si distingue perché manda i soldati dappertutto, ma perché sa difendere i suoi interessi vitali e sa utilizzare i suoi alleati nelle crisi regionali o minori. Una strategia di ‘devoluzione regionale’ per l’Alleanza atlantica.



Federico FUBINI - Il bacio di Madeleine, ovvero come (non) negoziammo a Rambouillet (1999)
Un’analisi delle ragioni che hanno portato al fallimento delle trattative sul Kosovo illumina la determinazione americana di mettere in un angolo Miloˇsevic' . Tra negoziati sottobanco e lettere ‘interpretative’. L’inutile saggezza di Roma e Londra.



Edward LUTTWAK, Joseph MONTVILLE e Michael PALASCHAK - L'America senza strategia (1999)

Ted Galen CARPENTER - Agli Stati Uniti quest'alleanza non serve più (1999)
Dopo la Bosnia e il Kosovo, il concetto strategico della Nato è diventato molto vago. Le ambiguità di Clinton e l’‘umanitarismo’ di Blair favoriscono l’abbandono dei princìpi originali. I nuovi dispositivi di sicurezza in Europa devono essere europei.


Paolo NASO - I crociati dell'Apocalisse. Teopolitica dei fondamentalisti evangelici americani (2002) Negli Stati Uniti è sempre influente – anche alla Casa Bianca – una visione geopolitica legata all’estremismo religioso dei gruppi evangelical che predicano l’imminente fine del mondo. L’identificazione con Israele. Le mappe dell’Apocalisse.


Fabrizio MARONTA e David POLANSKY - Come si diventa il numero uno (2004)
Ripercorrendo la parabola storica Usa emerge la tensione fra princìpi e prassi. I criteri fondativi della repubblica a stelle e strisce la rendono qualitativamente diversa dagli altri attori sulla scena mondiale. Le tappe dell’espansione.


John C. HULSMAN e David M. DICKEY - Quello che gli europei non capiscono di noi (in appendice: Fabrizio MARONTA - L'impero del bene) (2004)
Il dibattito strategico Usa ha radici antiche. Lo stesso movimento neoconservatore è vecchio di oltre settant’anni ed esprime una visione profondamente americana del mondo. I limiti di questo approccio e le possibili alternative.



Michael CLOUGH - L'occasione perduta: perchè oggi ci sentiamo insicuri (2004)
Dopo la fine della guerra fredda, gli Stati Uniti potevano costruire un mondo migliore. Molti popoli erano pronti ad abbracciare i valori americani. Gli errori di Clinton e le illusioni di Bush jr. Ora Kerry deve scegliere una sua politica estera.


Martino DOLFINI - Debito e impero (2005)
Il finanziamento della superpotenza, la sua crisi e le possibilità di uscirne. Un modello di crescita fondato sull’assorbimento di risorse esterne per sostenere la domanda interna. I paradossi della superpotenza. Il ruolo di Cina e Giappone e la sfida di Putin.


Giorgio ARFARAS - Cina-Usa: mutua distruzione assicurata (2008)
Il sistema di garanzie incrociate fra americani e cinesi è in crisi perché ha toccato il suo limite. Gli Stati Uniti come ‘bene pubblico’, i cui problemi diventano problemi di tutti. Teorie del complotto e dure repliche della storia.


Fëdor LUK'JANOV - Russia contro America: le poste in gioco di una crisi globale (2008)
La guerra caucasica ha rilanciato l’iniziativa militare e geopolitica di Mosca. Ora tutti i paesi confinanti devono scegliere fra la protezione russa e quella americana. E la credibilità della Nato ne esce scossa. I dilemmi delle ‘giovani democrazie’.


Daniel BENJAMIN - L'America è debole (e la Russia lo sa) (2008)
Dopo quasi un decennio di ‘diplomazia unilaterale’, Washington assiste, in Georgia, alla rivincita di Mosca. E con l’esercito Usa impantanato in Iraq, il Cremlino torna a pensare in grande. Un confronto senza sbocco?


John C. HULSMAN - L'Occidente è finito perché l'America vuole allearsi con la Cina (2009)
La Grande Recessione evidenzia la rivoluzione geopolitica globale. L’Europa, divisa e decadente, è un museo. Per pagare il conto di Bush, Obama guarda a Pechino e all’area dell’Oceano Indiano. Il futuro è degli Stati nazionali.

Mattia DILETTI - Il "realismo magico" di Obama (2009)
L’America non può rinunciare al suo spirito missionario, ma nemmeno concedersi il lusso dell’interventismo ‘umanitario’. Da questa contraddizione scaturisce l’ideologia dell’attuale Casa Bianca. Che cosa resta del sogno americano.


Perché i classiciClassico è ciò che resiste al tempo. Ora che Limescomincia ad avere un suo passato, abbiamo volto lo sguardo indietro, a ripercorrere un cammino già lungo. Come in ogni rivista solidamente ancorata alle vicende dell’oggi, abbiamo ritrovato una quantità di articoli eccellenti, ma datati. Utili per ricostruire i passaggi dell’età contemporanea, ma erosi dai fatti successivi. Accanto ad essi, diversi contributi, per quanto connessi al flusso degli eventi, ci sono parsi tuttora incardinati nell’attualità. Anzi, suggestivi per illuminarne le radici profonde. Quelle che Braudel avrebbe scavato per scernere il grano della lunga durata dal loglio della cronaca occidua. Altri scritti, infine, hanno un valore documentale e restano quindi validi a prescindere dalla loro attualità. Dalle due ultime categorie abbiamo attinto per immaginare questa serie di Limes, a carattere antologico. L’idea è di selezionare per ognuno dei principali temi monografici ricorrenti nella nostra rivista un gruppo consistente di «classici» e di raccoglierli in volume, con un inedito introduttivo ed eventuali appendici per la sezione Limes in piu?.
Gli articoli del volume elencati in questo sommario sono disponibili solo nella versione di Limes su carta, acquistabile in edicola e in libreria fino all'uscita del volume successivo (e dopo presso l'ufficio arretrati). Sul sito invece è possibile leggere articoli, commenti e (video)carte sul tema della rivista nelle settimane immediatamente successive, oltre poi ai normali contenuti su tutti gli argomenti geopolitici pubblicati quotidianamente su www.limesonline.com.
(5/09/2011)

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