sabato 21 luglio 2012

FOLLIE MADE IN USA. MAZZONIS M., Spara per primo, L'UNITA', 21 luglio 2012

Le stragi nei luoghi della socialità suburbana americana sono come le frane e le inondazioni in Italia. Tornano ogni anno e ogni volta ci si commuove e indigna. Ieri notte ad Aurora, nei pressi di Denver, è successo di nuovo. Il presidente ha interrotto un tour elettorale in Florida, mentre Romney non ha cancellato il suo comizio (i due hanno ruoli diversi). Entrambi hanno mostrato dolore e pena, fatto le condoglianze. Come tutti sapranno l’assassino di 12 persone, soprattutto ragazzi è entrato dall’uscita di sicurezza del cinema dove mostravano il nuovo Batman vestito più o meno come il cattivo della storia. Lanciando gas e sparando all’impazzata. Un testimone racconta di spari, pause e di nuovo spari. A caso. Dimentichiamo la cronaca e facciamo due osservazioni.




Né Obama, né Romney hanno detto nulla sul perché questa tragedia sia capitata. Come per le frane in Italia – il territorio abbandonato – qui le stragi hanno una causa: la libera circolazione delle armi. Non solo dei fucili da caccia o delle pistole da difesa (che pure…), ma delle armi da assalto. Quelle che vengono usate in casi come questo. L’unico politico nazionale ad aver dichiarato qualcosa che non risponde a criteri elettorali è il sindaco di New York, Bloomberg: “Invece di dirci che vogliono un mondo migliore ci dicano cosa faranno sulle armi…abbiamo il diritto di sapere, non parole vaghe ma leggi da approvare (qui il testo in inglese)”. La città ha approvato una legge restrittiva. E a Bllomberg va dato atto di dire cose anche impopolari, come sulla moschea nei pressi di Ground zero. Avevo già scritto di come la NRA, la National Rifle Association, abbia fatto in modo, facendo lobby e finanziando candidati amici, di far approvare in molti Stati una legge che consente di sparare per primi se si ritiene di essere in pericolo (se non lo si è non è un problema). E’ la legge che forse salverà Mark Zimmerman, l’uccisore di Trayvon Martin. La lobby delle armi ha anche fatto campagna attiva contro Bloomberg e contro le leggi che limitano il commercio di armi da assalto (fucili a ripetizione vari, mitra, ecc.) e che impongono norme più severe di controllo su chi compra strumenti per uccidere. E portato alla Corte Suprema in difesa del secondo emendamento (che parla del diritto a portare armi) le leggi che non le piacciono. Una sentenza del 2008 è un enorme passo indietro da questo punto di vista. La NRA è così forte che molto probabilmente Obama – di Romney non parliamo nemmeno – nemmeno questa volta dirà nulla in materia. A novembre si vota e in Ohio la gente va molto a caccia.

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