domenica 3 giugno 2012

SUPERSTIZIONI USA. VIRTUANI P., "Non è in corso una epidemia di zombie", IL CORRIERE DELLA SERA, 3 giugno 2012

Tre recenti casi di cannibalismo. Paura sul web: Zombie Apocalypse è la terza parola più cliccata su Google Usa



MILANO – Un uomo che divora il viso di un senza tetto a Miami, uno studente che mangia il cuore di un suo inquilino nel , un altro che uccide e poi degusta un uomo e infine fa perdere le proprie tracce (gli inquirenti si dicono certi sia scappato in Francia). Che cosa sta succedendo negli Stati Uniti, in molti si sono chiesti? Non è che per caso qualche virus strano è scappato di mano da qualche centro di ricerca e stiamo diventando tutti zombie? I tre recenti casi di cronaca sono veri, la domanda è da film di fantascienza, ma qualcuno ha dato una risposta seria. E se questo qualcuno è la serissima Cdc, agenzia federale americana per il controllo e la prevenzione delle malattie, paragonabile al nostro Istituto superiore di sanità, la notizia suscita interesse.
RASSICURAZIONE - Contattata dall’Huffington Post in merito alle molte storie che negli ultimi giorni sono circolate sul web negli Stati Uniti (il termine «zombie apocalypse» è il terzo più cliccato su Google Usa), la Cdc ha precisato in modo accuratamente scientifico che al momento «non si conoscono virus o malattie in grado di riportare in vita i morti o che presentano sintomi paragonabili a quelli degli zombie». Ora siamo tutti più rassicurati. Anche se alcuni siti tra il gossip e la semplice spazzatura come Gawker e Long Island Press ci stanno andando a nozze. Anche la Cdc in passato aveva – con leggerezza – usato l’immagine degli zombie per una campagna di prevenzione: «Se siete equipaggiati per far fronte a un attacco in massa di zombie, dovete essere pronti per affrontare un uragano, un’epidemia, un terremoto o un attacco terrorista».
GIUSTIFICAZIONE - La Cdc si era giustificata dicendo di voler raggiungere con questo messaggio un pubblico più giovane. Ma chi evoca gli zombie, rischia poi di essere da loro aggredito... Quello che è sicuro è che «là fuori» c’è qualcuno a cui piace la carne umana. E non sono zombie.

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