martedì 28 agosto 2012

IL PROGRAMMA DEI REPUBBLICANI. MAZZONIS M., Il brutto programma repubblicano, L'UNITA', 28 agosto 2012

Oggi comincia finalmente la convention qui a Tampa. Romney verrà nominato in serata, anche se parlerà dopodomani (notte in Italia). Dalle due del pomeriggio cominciano i discorsi dal palco. Il programma è cambiato dopo che un giorno di convention è saltato a causa del pericolo uragano, in origine i discorsi si dovevano tenere dalla sette in poi. Poco importa. Parleranno Santorum, Rand Paul, senatore in quota Tea Party e figlio del libertario Ron e molti altri. Il palco è sontuoso e tecnologico con un che di raccolto (cornici di legno attorno agli schermi che mandano immagini separate o ne formano una sola). A Romney e ai repubblicani serve una buona convention per avvantaggiarsi sui democratici e Obama. Quattro anni fa persino McCain fece un salto in avanti nei sondaggi. Speriamo vada allo stesso modo, anche se la corsa sembra essere un testa a testa. Vedremo nei prossimi giorni. Intanto diamo una rapida occhiata alla piattforma elettorale repubblicana ottenuta da Politico.com e diffusa ieri (non è detto sia la definitiva). Sono molte pagine ed è tardi: l’ho solo scorsa.

- Cominciamo con una perla: non tutti sanno che in Africa diversi Paesi continuano a prevedere il reato di omosessualità. Nel 2011 Clinton parlò di diritto alla libertà sessuale come diritto umano. Perché? Perché in certi Paesi il reato è punito con la morte. La reazione del Grand Old Party è sostenere che “bisogna fermare il tentativo dell’amministrazione di imporre l’aborto legalizzato e promuovere la sua agenda pro diritti dei gay all’Africa”.
-Tutto il potere agli Stati, per rimettere a posto i bilanci delle assicurazioni pubbliche queste vanno trasferite interamente agli Stati e possibilmente privatizzate (ovvero si danno aiuti ai poveri perché comprino un’assicurazione privata). E mai più soldi pubblici per salvare le banche in crisi. L’ha fatto George W. Bush con il voto di tutti dopo una riunione drammatica in cui erano presenti anche Obama e McCain? Quattro anni in politica sono un’eternità, chi volete che se ne ricordi.
- Immigrazione, pugno duro, nessuna proposte: quest’amministrazione, dicono i repubblicani, ha favorito l’immigrazione illegale. Falso: sono calati gli ingressi e aumentate le espulsioni, la sinistra a tratti si è infuriata per questo; i repubblicani non propongono sostanzialmente nulla ma promettono di non legalizzare mai i 12 milioni di senza documenti, non appoggiano la recente scelta di Obama di dare il permesso a chi è entrato illegalmente nel Paese da bambino, difendono alcune leggi al limite del razzismo approvate dagli Stati e promettono un sistema di identificazione nazionale ed elettronico. Proposte? Nessuna. Realismo? Neppure.
- In politica estera promettono di restituire forza, prestigio e coraggio all’America. Non parlano di Iran, sostengono che i tagli al Pentagono sarebbero un disastro (ma non hanno lavorato in Congresso per evitarli), parlano di vittoria della Guerra fredda e sostengono che Obama si occupa troppo di clima e poco di al Qaeda. Altra balla: Obama ha preso bin Laden, decimato il vertice del gruppo a colpi di droni in giro per il mondo – e la cosa presenta più di un problema legale che se certe cose le avesse fatte Bush la sinistra avrebbe reagito con veemenza. Nel complesso una piattaforma molto a destra. Non è detto che gli americani se ne accorgano, le piattaforme elettorali spesso passano inosservate dietro al duello tra contendenti. Sarebbe un peccato. Una buona notizia? Un sondaggio di ieri rileva che ci sono più perosne interessate alla piattaforma repubblicana che al discorso di Romney. Lui non buca lo schermo. Speriamo non lo faccia questo brutto programma elettorale.

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