domenica 15 aprile 2012

POLITICA E RELIGIONE IN TEMPO DI ELEZIONI. MAZZONIS M., Tempo di crociate negli Usa, L'UNITA', 13 aprile 2012

Non sono notizie nazionali ma segnalano una tendenza. Lo Stato dell’Arizona ha approvato una legge che rende più difficile l’aborto non chirurgico e restringe le possibilità per quello chirurgico calcolando il momento del concepimento dalla data dell’ultimo ciclo. In effetti è così che si calcola il tempo di gestazione, ma facendo la stessa cosa anche per l’aborto si arriva ad una fase della gestazione nella quale gli strumenti medici non sono in grado di verificare lo stato di salute del feto. Altro obbligo è quello della ecografia transvaginale. Come in ogni altro caso come questo, si tratta di temi difficili e delicati.


 Il problema non è volere praticare più aborti, ma semplicemente rendere meno dura la scelte per una donna. L’Arizona repubblicana e la governatrice Jan Brewer, come altri assemblee statali a guida repubblicana, scelgono di punire la donna. In questa crociata gioca, a livello nazionale, un ruolo importante la chiesa cattolica. Mai così schierata con i repubblicani: ieri i vescovi hanno chiamato le parrocchie alla lotta contro i limiti alla libertà religiosa imposti dall’amministrazione. Si parla di contraccezione, aborto e matrimonio tra persone dello stesso sesso. I vescovi sembrano voler aiutare Romney: l’elettorato cattolico un tempo era tendenzialmente democratico, oggi è un cosiddetto swing vote, un voto da conquistare.
A proposito di donne, uno dei grandi problemi repubblicani è che le donne votano democratico e che nei sondaggi Romney è staccato anche grazie all’elettorato femminile. Bene, dice Romney, ma in termini di occupazione da quando c’è Obama più donne hanno perso il posto lavoro. Vero. Come mai? Perché più donne sono occupate nel settore pubblico, quello che i repubblicani vogliono tagliare, quello che i repubblicani impediscono di rifinanziare con la loro battaglia sul taglio del deficit senza nuove tasse. E così maestre, infermiere e impiegate finiscono a casa.
In Tennessee il governatore repubblicano si è dichiarato contrario a una legge che consente ai professori di “fornire visoni alternative” all’idea dell’evoluzione e sul fatto che ci sia un cambiamento climatico in atto. Le associazioni dei professori avevano chiesto di fermare una legge che è una delle tante fatte approvare dalla destra religiosa per consentire di insegnare nelle scuole “il disegno superiore” in alternativa all’evoluzione. Il negare il riscaldamento del pianeta è ancora meno comprensibile, specie con una situazione nel Paese in cui tutti gli Stati meno l’Alaska e l’Ohio soffrono di siccità e hanno un disperato bisogno di pioggia – d’accordo, un anno non è una serie storica.
In Oklahoma l’Assemblea statale sta per approvare una legge che consente di portare armi in ogni luogo possibile, dai negozi alle librerie. Come se il caso di Trayvon Martin – o i tre afroamericani uccisi nei giorni scorsi da due razzisti – non fossero un argomento valido per limitare la diffusione dei fucili. Ma, come spiega il sindaco di New York Bloomberg oggi con un articolo su Newsweek/Daily Beast, il problema è l’NRA, la lobby delle armi, che lavora nel peggior modo possibile per far consentire l’uso delle armi sempre e comunque. Dalle leggi sulla legittima difesa a quelle sulla possibilità di andarsene in giro con la pistola alla cintura come ai bei tempi dei Saloon. Il deputato dell’Oklahoma Gillespie, tra i promotori della legge, spiega che un giorno, facendo benzina, è stato attaccato da un tacchino: “Se solo avessi avuto il fucile”, ha dichiarato.

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